VILLA ROCCARASO

Spesso l’innovazione deve passare attraverso lunghe peripezie prima di potersi affermare agli occhi di tutti. In questo caso passa dall’antico comune di Roccaraso. Complice l’impossibilità di recuperare il vecchio fabbricato per motivi legati alla sismicità e all’economia dell’operazione, lo studio D&R Architetti Associati ha intrapreso la realizzazione di un edificio residenziale unifamiliare, capace di assimilare nella contemporaneità le forme connotanti il paesaggio montano circostante. Proprio dal tetto, chiave archetipica dell’alta quota, nasce l’innovazione apportata da Villa Roccaraso, perfettamente inserita nei verdi prati circostanti. Scelta dall’architetto Donato D’Ercole e installata da Pietro Pasquarelli, la nuova tecnologia in Alluminio Vestis® (posata secondo il sistema The Skin Aggraffato della Mazzonetto Spa) ricopre l’abitazione proprio a partire dal tetto. Lo stretto passo dato dalla tecnica di posa utilizzato permette a questa tecnologia di incrementare la resistenza meccanica ma anche di ricordare il passo di una “tegola diffusa”, strizzando l’occhio alla tradizione.

La villa, situata negli Appennini, non solo ripropone la tecnologia Vestis in montagna, laddove ormai ha dato prova di grande versatilità e resistenza in molte realizzazioni ma si pone anche come simbolo di dialogo e unità nazionale, d’incontro tra settentrione e meridione, ponendo in comunione avanguardia tecnica e sviluppo del territorio in un periodo storico che vede nella divisione il suo peggior vizio. Citando lo stesso architetto D’Ercole si può capire come l’alluminio Vestis® della Mazzonetto Spa rispondesse all’esigenza “di materiali che garantissero prestazioni elevate di isolamento dell’involucro edilizio in termini energetici e per la tenuta all’acqua ed alla neve”. Il metallo utilizzato per la copertura, si piega, senza soluzione di continuità sulle pareti verticali per giungere, in alcuni casi, addirittura fino a terra. Sui lati corti il profilo disegnato dalla stessa superficie coprente, rifinito con il legno, lascia spazio ad ampie vetrate che integrano la natura e al contempo ampliano lo spazio interno attraverso l’uso delle terrazze.

Ai connubi resistenza - sostenibilità, tradizione-modernità, innovazione-rispetto, se ne aggiunge un quarto importantissimo (specialmente per la montagna): natura-cultura (intesi come spazi esterni e interni); nesso viscerale che permette gli ospiti della villa di respirare la libertà esalando le scorie della propria vita quotidiana, in un’ambiente che, come un polmone, accoglie e custodisce la bontà del luogo rigenerando chi lo vive.